15 febbraio 2007

Caro Amico ti scrivo

Da REV Numero 20

Caro nano,
ti scrivo per dirti che ti odio e ti odierò sempre.
Mi sembra di ricordare che tu ti chiamassi Edoardo, ma per noi tu fosti da subito, inequivocabilmente, il nano.
Ti ricordi di me?
Sono Lorenzo provo a rinfrescarti la memoria: estate '99. Portorecanati. Balneare Wanda.
Alessandra. Ancora niente?
Bé allora ti racconto tutto dall'inizio.
Quell'estate mi innamorai (forse per la prima volta) di Alessandra. Quando la vidi i primi giorni di Luglio fu subito amore a prima vista, così incominciai a corteggiarla. Io che nella prima settimana di vacanza avevo fatto il bagno si e no due volte, ero sempre in acqua quando si tuffava lei, così come ero puntualmente al bar quando prendeva un gelato e passavo casualmente dai videogiochi quando giocava lei. In breve tempo il mio interesse era palesato, così dovetti dichiararmi. Ricordo benissimo quel pomeriggio rovente, a me tremava la voce e a lei sudavano le mani, ma alla fine riuscii a finire il mio discorsetto artefatto. Mi diede un bacio, poi ebbe un sussulto e mi disse che doveva pensarci.
A cena non riuscivo a mangiare, cosa assai rara, i miei amici Flavio ed Alessandro miei ospiti a Portorecanati mi convincevano che ormai era fatta, che il bacio era un chiaro segnale, che stava per caracollare tra le mie braccia.
La sera invece mi disse che era ancora innamorata del suo ex ragazzo, di te, fu una doccia fredda, ma niente in confronto a quando ti vidi.
Sì nano di merda, io ti odio e ti odierò sempre perché eri bassissimo, la tua faccia invasa di brufoli, i tuoi capelli un panettone informe e il tuo occhio destro più chiuso del sinistro.
Si perché essere rifiutati a sedici anni era già pesante di per sé, ma essere rifiutati per te era veramente umiliante.
Io ti odio e ti odierò per sempre perché andavi al mare con i calzini e le scarpe da ginnastica come i contadini (e a Portorecanati contadino è il più grosso insulto immaginabile).
Io ti odio e ti odierò sempre perché a causa tua ho ascoltato Biagio Antonacci per due mesi.
Io ti odio e ti odierò per sempre perché riuscivi ogni sera a stupirci con le tue impresentabili camice variopinte del tipo: verde- blu-gialla o rosso-arancio-viola e la cosa che mi faceva più incazzare erano i miei amici che dopo un iniziale periodo di compatimento, iniziarono a prendermi per il culo, manco le mettessi io quelle schifezze addosso.
Io ti odio e ti odierò per sempre perché quella mattina che mi alzai e vidi sul balcone di Alessandra lo striscione: “Edo ti amo ancora...” volevo arruolarmi nella legione straniera.
Io ti odio e ti odierò per sempre perché quella mattina che i miei amici si alzarono e videro sul balcone di Alessandra lo striscione: “Edo ti amo ancora...” mi avrebbero seguito pure nella legione straniera pur di prendermi per il culo.
Io ti odio e ti odierò per sempre perché da quell'estate ogni volta che mi è ricapitato che una ragazza mi dicesse: “Mi dispiace, ma mi piace un altro” io ho sempre pensato che quell'altro fossi tu, nano bastardo.

/Lorenzo Galieni/


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