29 dicembre 2006

Biancaneve e i sette nani

          …Quando i Sette Nani tornarono a casa trovarono la loro amica a terra, morta. Nella vana speranza che ella si risvegliasse, la misero in una bara chiusa da un coperchio di cristallo perché tutti potessero ammirarne la bellezza.
          La notizia si diffuse velocemente nel Regno e presto si formò una lunga fila di curiosi che volevano a tutti i costi vedere da vicino quella incantevole ragazza condannata all’immobilità per sempre. Nani, maghi, principi e strane creature confluirono da ogni dove per rendere omaggio a Biancaneve, tutti meravigliati che la beltà della giovane rimanesse sempre intatta.
          Gli anni trascorsero e la fama della “fanciulla sempre bella” raggiunse livelli inaspettati dalla stessa matrigna che, sempre più invidiosa di Biancaneve, non riusciva a capacitarsi di come la figliastra potesse continuare ad esercitare il suo fascino su tutte le creature del Regno anche da morta.

“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”
“Bella, o Regina sei tu, ma Biancaneve è bella ancor di più!”

          Così un giorno, travestita da vecchia, decise di incamminarsi verso la casa dei Sette Nani e constatare di persona la bellezza immortale di Biancaneve. Dopo una lunga attesa, finalmente riuscì ad avvicinarsi alla bara e, approfittando di un momento di distrazione del nano custode, vi si avventò contro, frantumando in mille pezzi il cristallo.
          Immediatamente Biancaneve cominciò a scomparire. I suoi capelli neri come piume di corvo si incenerirono, le sue labbra rosse come sangue si dissolsero e la sua pelle bianca come neve si sgretolò. La matrigna scappò via tra lo stupore generale e la disperazione dei Sette Nani, cercando rifugio nella foresta. Un principe assistette inorridito alla scena e pronto a far vendetta, sguainò la spada, mettendosi all’inseguimento della vecchia finché non la raggiunse e la trafisse al cuore.
          I Sette Nani esultarono e insieme a loro il Principe e i fedeli ammiratori della fanciulla che in suo onore eressero il più grande e bel monumento di tutto il Regno per ricordare per sempre la favola di Biancaneve.


/Claudia Piacentini/



leggi la rivista


Stampa il post

Nessun commento: