Così ho voluto immaginarmi io una fine adeguata alle mie aspettative.
29 dicembre 2006
Contenuti X-tra - The roadrunner show: La revincita del Coyote: il commento del regista
Non so voi, ma io sono cresciuto guardando, tra gli altri, i cartoni con protagonisti i Looney Toons, e i miei preferiti non erano quelli con il saccente Bugs Bunny, bensì quelli con il Coyote e Bip-Bip, che si chiamano in altro modo in realtà, ma da bambino questo capivi. Naturalmente io parteggiavo per il povero sfigato Coyote, e non riuscivo a capacitarmi che potesse essere così sfigato e ingenuo (per non dire altro). Ogni volta guardavo le nuove puntate sperando che quella specie di lupo spelacchiato riuscisse ad acchiappare l'odioso pennuto azzurro, e quanto mi arrabbiavo in quelle puntate nelle quali fregava le più elementari leggi della natura, come un tunnel dipinto sulla roccia dal Coyote che Bip-Bip attraversava tranquillamente sotto l'incredulità del povero predatore. Anche crescendo, continuavo ogni tanto a guardarmi una videocassetta vinta con i punti della benzina e mi arrabbiavo ancora e l'odio per l'irridente pennuto era sotto sotto ancora vivo, un nervo scoperto, insomma. Ricordo ancora il tuffo al cuore che ebbi quando lo vidi afferrargli la coda, e poi l'estrema delusione quando nel fotogramma dopo si ritrova solo con una penna in mano precipitando nel vuoto a causa di una curva a gomito. Esiste poi una puntata nella quale il Coyote raggiunge e afferra l'uccellaccio, ma le dimensioni sono a favore del pennuto, essendo lui gigantesco rispetto a un minuscolo Coyote.
Così ho voluto immaginarmi io una fine adeguata alle mie aspettative.
Così ho voluto immaginarmi io una fine adeguata alle mie aspettative.
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