15 febbraio 2007

Sconfitte

Da REV numero 1 - Sconfitte

E ora sto qui a farmi seccare le lacrime addosso alle guance. Che alla fine mi hanno quasi convinto di essere colpevole… colpevole di non essere stato creduto, di non essere credibile… colpevole di non aver ispirato fiducia… colpevole di aver detto la verità.
Molto meglio le bugie di mio fratello…quelle si che rendono nella vita… quelle che ha sempre detto per passarla liscia e per passare sul mio corpo… che tocca essere bravi a dire le bugie… ci vuole immaginazione… tocca essere intelligenti.
Mio fratello non è un bugiardo è solo uno che non ha mai detto la verità. E anche ora non sa niente… se ne sta lontano… e vivo… e felice e sicuramente se la riderebbe che anche stavolta mi ha messo in mezzo… che mi hanno messo dentro per colpa sua… riderebbe di me e della mia sfortuna.
Che qui quando è buio lo è per davvero e poi il silenzio è così forte che fa rumore e non serve a niente gridare perché il silenzio lo senti uguale e poi gridare nel vuoto è come mentire a se stessi… inutile. ed è inutile parlare da soli ed anche cantare… il silenzio che c’è è sempre più forte.
Che quando abbiamo l’ora d’aria allora si che mi metto a parlare e respiro più forte… giro in tondo come da bambino all’asilo ma è una libertà forzata come cani al guinzaglio… che almeno a loro è concesso di fare la pipì sul muro. Io a volte me la sono fatta sotto e altre ho pianto… e ho scoperto che le lacrime sono più salate del mare che c’è qui intorno. Nel buio penso e rimpiango ogni cosa tanto che ho la sensazione che non mi manchi niente.
La prigione è uno stato dell’anima… direbbe un poeta. È un posto di merda… commenterebbe chiunque altro. L’anima… è un posto di merda… quando sei dietro alle sbarre.
Mio fratello è vivo… ma per i giudici l’ho ucciso io… che anche i giudici non mi credono come non mi credeva mio padre… mio fratello è libero ed io in gabbia come un uccello… che qualche volta mi metto a cantare per imitare il suono della felicità… che per scappare ci vorrebbero due ali belle grosse… che tocca di essere liberi per saper volare.

/Alessandro Corazzi/


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