Molto meglio le bugie di mio fratello…quelle si che rendono nella vita… quelle che ha sempre detto per passarla liscia e per passare sul mio corpo… che tocca essere bravi a dire le bugie… ci vuole immaginazione… tocca essere intelligenti.
Mio fratello non è un bugiardo è solo uno che non ha mai detto la verità. E anche ora non sa niente… se ne sta lontano… e vivo… e felice e sicuramente se la riderebbe che anche stavolta mi ha messo in mezzo… che mi hanno messo dentro per colpa sua… riderebbe di me e della mia sfortuna.
Che qui quando è buio lo è per davvero e poi il silenzio è così forte che fa rumore e non serve a niente gridare perché il silenzio lo senti uguale e poi gridare nel vuoto è come mentire a se stessi… inutile. ed è inutile parlare da soli ed anche cantare… il silenzio che c’è è sempre più forte.
Che quando abbiamo l’ora d’aria allora si che mi metto a parlare e respiro più forte… giro in tondo come da bambino all’asilo ma è una libertà forzata come cani al guinzaglio… che almeno a loro è concesso di fare la pipì sul muro. Io a volte me la sono fatta sotto e altre ho pianto… e ho scoperto che le lacrime sono più salate del mare che c’è qui intorno. Nel buio penso e rimpiango ogni cosa tanto che ho la sensazione che non mi manchi niente.
La prigione è uno stato dell’anima… direbbe un poeta. È un posto di merda… commenterebbe chiunque altro. L’anima… è un posto di merda… quando sei dietro alle sbarre.
Mio fratello è vivo… ma per i giudici l’ho ucciso io… che anche i giudici non mi credono come non mi credeva mio padre… mio fratello è libero ed io in gabbia come un uccello… che qualche volta mi metto a cantare per imitare il suono della felicità… che per scappare ci vorrebbero due ali belle grosse… che tocca di essere liberi per saper volare.
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